Sono stati introdotti importanti incentivi contributivi che favoriscono le madri lavoratrici e le donne vittime di violenza. Queste misure sono pensate per sostenere chi si trova in situazioni particolarmente delicate e per incentivare l’inclusione nel mondo del lavoro.
Per le madri lavoratrici con due figli, è previsto un esonero totale dei contributi previdenziali fino al decimo anno di età del figlio minore, a partire dal 1 gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2024. L’agevolazione si attiva automaticamente alla nascita del secondo figlio. Nel caso di madri con tre o più figli, l’esonero è esteso fino al diciottesimo anno del figlio più giovane, con validità dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, offrendo un supporto fino a 3.000 euro all’anno.
Per le donne vittime di violenza di genere, disoccupate e che beneficiano del “reddito di libertà” – inclusi i casi del 2023 – sia italiane che straniere residenti in Italia, con o senza figli minori, è disponibile un esonero completo dei contributi fino a 8.000 euro all’anno. Questo esonero riguarda i contributi a carico del datore di lavoro, ad esclusione dei premi Inail.
Il nostro studio si impegna a valutare le diverse opportunità di agevolazione per le nuove assunzioni o trasformazioni di contratti di lavoro, analizzando le diverse situazioni per determinare l’incentivo più adatto per ridurre i costi del lavoro. La nostra analisi include la ricerca delle agevolazioni disponibili, la valutazione dei benefici specifici per ogni situazione, e la verifica dei requisiti necessari per l’assunzione.
Infine, forniamo un’approfondita verifica finale attraverso una checklist, per assicurare che tutti i requisiti siano soddisfatti prima di procedere con l’assunzione. Questo approccio ci consente di guidare ogni azienda nella scelta dell’incentivo più vantaggioso, con un occhio di riguardo alla corretta applicazione delle norme, all’inclusione sociale e alla massimizzazione del beneficio economico.