3.000 euro di bonus in busta paga – facsimile dichiarazione sostitutiva atto di notorietà per rimborso utenze

Il datore di lavoro potrà erogare in busta paga ai propri dipendenti (tutti o solo alcuni) fino a 3.000 euro per compensare i pagamenti delle utenze domestiche di acqua, luce e gas. Le somme non concorrono a formare il reddito e, pertanto, sono esenti da tassazione e contribuzione, solo se corrisposte entro il 12 gennaio 2023 (periodo d’imposta 2022).

Questo bonus è da ritenersi riconosciuto al datore facoltativamente e non obbligatoriamente, inoltre, non è necessario stipulare a monte un accordo di secondo livello e nemmeno un regolamento aziendale.

Tenuto conto che il beneficio si riferisce a determinate spese sostenute per utenze domestiche, l’Agenzia delle Entrate con la circolare welfare aziendale n.35 del 4 novembre-2022 specifica che devono riguardare immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti, su base di titolo idoneo, dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che negli stessi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio, a condizione che ne sostengano effettivamente le spese.

Rientrano anche le utenze, intestate al condominio, ripartite tra condomini e per le quali (pur essendo intestate al proprietario dell’immobile) nel contratto di locazione è prevista una forma di addebito analitico (non forfetario) a carico del lavoratore locatario o del coniuge e familiari (che ne sostengano effettivamente la spesa).

Per erogare tali agevolazioni, quindi, il datore di lavoro dovrà acquisire e conservare per eventuali controlli, la documentazione che giustifichi la somma spesa e rimborsata in esenzione.

In alternativa il datore di lavoro potrà acquisire una DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ per il rimborso bollette utenze 2022, con la quale il lavoratore attesti di essere in possesso della documentazione comprovante il pagamento delle utenze domestiche. La dichiarazione dovrà contenere gli elementi necessari ad identificare tali utenze (es. numero fattura e intestatario, tipo di utenza, importo, data e modalità di pagamento). Sarà necessario acquisire anche la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attestante la circostanza che le medesime fatture non siano state già oggetto di rimborso presso lo stesso o altri datori.

Tutta la documentazione andrà conservata dalle parti per eventuali futuri controlli dell’Amministrazione finanziaria. I pagamenti da rimborsare potranno riferirsi anche a fatture che saranno emesse nel 2023, purché riguardanti consumi del 2022. Tutte le informazioni sono reperibili presso il nostro Studio.

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